Priestess e le sue ispirazioni sui 4/4

Ha attirato l’attenzione di pubblico e colleghi con il brano Maria Antonietta. Ha l’appeal di una star internazionale, è sfrontata come Rihanna e determinata come Kanye West, pensare che ha iniziato facendo cover jazz e blues.

 

Ci parli dell’EP appena pubblicato?

L’Ep si intitola Torno Domani come il mio primo singolo ed è composto da sei tracce. Penso che sia un viaggio molto interessante nella mia vita. Ci sono brani più sentimentali, intimi e brani più good vibes che raccontano le mie sensazioni quando sono felice e spensierata con le mie amiche. È la mia quotidianità, la mia vita.

Dallo studio delle cover fino a trovare un tuo suono, come è stato creare una tua identità musicale?

Partiamo dal presupposto che sin da piccola mi è sempre piaciuto cantare e soprattutto mi è sempre piaciuto personalizzare a livello di emozioni quello che stavo cantando. Diciamo che il percorso è venuto da sè. Ho semplicemente scritto di me nei miei testi. Priestess è la parte più vera e genuina di me.

 Come nasce un tuo brano? Da dove arriva l’ispirazione per i tuoi testi?

Non c’è una formula ben precisa. A volte l’ispirazione è determinata dal beat e quindi da quello che mi trasmette la produzione. Sono un’osservatrice, mi piace catturare quello che vedo e quello che provo, i miei testi sono tipo un diario personale.

Ombra è uno dei produttori con cui è iniziato tutto, come vi siete conosciti?

Ho conosciuto Ombra nell’estate del 2015 e ho cominciato a collaborare con lui e gli altri ragazzi del Cripta Basement facendo varie cover ed esibendomi in vari locali del nostro territorio, dopodiché Ombra ha avuto l’idea di fare una collaborazione nel disco di Madman (Doppelganger) e di lì a poco Daniele Harsh mi ha proposto di entrare a far parte dell’etichetta Tanta Roba.

Qual è il tuo pezzo preferito finora?

Torno Domani. È stato il primo pezzo in assoluto che ho scritto ed è una traccia molto personale e intima. Anche a livello di produzione mi piace come è stata creata perché ricordo che Ombra aveva smontato un vecchio carillon e aveva campionato il suono e Pk, altro produttore di Tanta Roba, gli ha dato il giusto groove, una fusione perfetta.

 Mi dici un disco che conosci a memoria, che riprendi sempre, nei momenti più difficili?

È molto difficile scegliere un album per una come me che ascolta un sacco di musica, però un disco che mi mette molta tranquillità nei momenti difficili è sicuramente Forest Hills Drive di J.Cole del 2014.

Andrai in tour in Europa con gli artisti della tua label Tanta Roba, che sensazioni hai?

È sicuramente un’opportunità e una esperienza incredibile. Il fatto che ci siamo tutti come label per me è una garanzia. Sicuramente ci divertiremo e porteremo la nostra energia e la nostra musica per l’Europa.
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