Janelle Monáe: la regina dei videoclip della settimana

A distanza di cinque anni dal suo ultimo disco, periodo in cui l’abbiamo vista impegnata principalmente sul grande schermo tra “Moonlight” e “Il diritto di contare”, ritorna Janelle Monáe con ben due singoli e rispettivi videoclip, antipasto di un più ampio racconto per immagini che accompagnerà l’uscita del suo prossimo “Dirty Computer” in uscita ad aprile. Un disco che si preannuncia ovviamente eclettico anche, a giudicare dal trailer, nella sua espressione visiva.

“Django Jane” è uno dei singoli più esplicitamente politici dell’artista: un rap senza sosta sull’uguaglianza di genere con versi rivolti soprattutto al mondo dello spettacolo, in linea con il suo discorso ai GRAMMYs: «We come in peace, but we mean business».

Diretto da Andrew Donoho e Chuck Lightning, è un invito al palazzo della regina Janelle Monáe in una mostra del suo stile e della sua iconicità dove c’è anche spazio per un monologo della sua vagina.

“Make Me Feel” è invece il singolo pop pronto per il salto nel bacino del grande pubblico: ossatura funky con un bacio di Prince sulla fronte, proprio a partire dallo style e dalle immagini anni ‘80 di Alan Ferguson.

È un videoclip sexual bender che, oltre a giocare sulla sua mascolinità – come nel bellissimo servizio fotografico del regista Jordan Peele (Get Out) che reinventa Hitchcock su W Magazine – manda tutti in corto circuito con il suo triangolo d’amore con l’attrice Tessa Thompson.

Bonus: Il piano di Drake L’ultimo singolo di Drake segna il suo ritorno al videoclip dopo piccoli capolavori come “Energy” e “Hotline Bling”. Dopo il tormentone nonché meme virale e il circo degli haters messo in mostra nei videoclip del 2015, in “God’s Plan” è un benefattore: il budget di $996,631.90 è stato interamente devoluto nella città di Miami: tra scuole, centri d’accoglienza, corsie di un supermercato… e il videoclip diretto da Karena Evans ne offre un racconto in diretta.

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