Simbolo di ribellione, merito di George Harrison dei Beatles, che indossò l’iconico modello Trucker Jacket Type III quando venne lanciato sul mercato, esattamente nel 1967, anno della sua nascita e momento stesso in cui la giacca Levi’s si posizionò tra i capi simbolo della rivoluzione giovanile, segnata in quegli stessi anni della Summer of Love, dall’esplosione del rock’n roll e, più genericamente, dalle scelte stilistiche che caratterizzarono le subculture dell’epoca.
Creatività, autenticità e libertà, ecco i tre elementi che hanno caratterizzato il noto marchio Levi’s, inizialmente ideatore di indumenti da lavoro e successivamente sempre più amato da uomini e donne di tutto il mondo, senza distinzione di età o classe sociale.
Queste, le motivazioni che hanno fatto sì che la Trucker Jacket Type III Levi’s, più comunemente chiamata giacca di jeans, diventasse una vera e propria icona.
Il suo codice? 70505, abbinata, negli stessi anni al modello 505 zipper-fly jean, anch’esso jeans iconico e perfetto corrispondente.
Una giacca over, semplicemente in jeans, che dà la possibilità a chiunque di essere artefice del proprio stile, di essere sé stessi e di poter esprimere il proprio IO in ogni sua particella, tramite un capo ricco di storia e duraturo negli anni.
Una tela bianca che da allora condiziona la società rappresentando ancora oggi un senso di ribellione spesso ancora necessario per far sì che i giovani possano far sentire la loro voce. Oggi personalizzabile, spesso strappata o disegnata a amano.
Precisamente per la fall winter 17/18, la Levi’s Jacket assume ancora un nuovo volto.
Una nuova versione d’ispirazione sixsties, sempre il perfetto stile casual e rispettando sempre più i canoni Levi’s, che da 140 segna la moda del brand nonché la sua filosofia di pensiero.
Ed è subito tendenza.