La moda nomade urbana di Nicholas Kunz

lNicholas K SS17
Nicholas K SS17

Nomade urbana, ecco come Nicholas Kunz viene definita, con lei il suo marchio, che porta il suo stesso nome, con la K puntata.

Ispirata alle realtà urbane, Nicholas, stilista alternativa, già dal 2004 si rende conto che all’interno del fashion system mancava qualcosa, immaginando e studiando una collezione che potesse essere rivolta alla strada, senza mai perdere il senso del lusso, ma rendendolo più pratico, utilitario e sportivo, più rivolto ai tempi d’oggi.

Esperienze di vita, viaggi e natura. Passato, presente e futuro, tutto in un nome e in un brand che mostra una connessione più profonda tra la stilista e il mondo che la circonda. Nuovi orizzonti da scoprire, nuove ispirazioni creative tra moderno e artefatto, e tra semplicità e natura.

Abbigliamento e accessori sono fuori dal comune.

Forme, dettagli, tessuti e design innovativi sono ciò che la distingue dal resto della moda, seguendo però sempre uno stile minimal, linee pulite e neutralità delle colorazioni. Le fibre dei tessuti sono prevalentemente naturali e questo dimostra il suo rispetto per la natura.

Inizia i suoi studi in Fashion Design prima a New York, concludendoli a Firenze. Una carriera tormentata, tra nomi della moda internazionale quali DKNY, John Varvatos, Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Polo, all’interno dei quali Nicholas ha lavorato per poi lasciarli e rientrarci nuovamente gli anni successivi, seguendo collezioni uomo e donna. Fino al 2005, in cui dopo la notevole esperienza nel campo, decide di lanciare la sua linea con il fratello Christopher Kunz, affermato nell’ambito del marketing strategico.

Nelle collezioni sono presenti outerwear, tra cui parka, giacche a vento e cappotti, must del marchio, accompagnati da camicie, abiti, maglie e pantaloni, sia per uomini che per donne, tutti creati secondo il processo di sostenibilità al quale Nicholas è legata, fonte d’ispirazione per i suoi capi stessi. Tinte vegetali e cottone organico sono elementi base. L’accessorio non è, in questo caso, meno importante. Ad ogni outfit corrisponde un cappello, anch’esso dalle forme più bizzarre, dettagli che permettono di captare meglio la sua filosofia, tanto semplice quanto strutturata.

 Filosofia, tanto semplice quanto strutturata.

Concetto meglio espresso se si fa riferimento ad Arcosanti, ispirazione alla quale la stilista volge lo sguardo per la fall winter 2016/2017. Città “esperimento” costruita da Paolo Soleri, al fine di legare assieme il concetto dell’architettura e dell’ecologia tramite degli accorgimenti che l’uomo può avere per riorganizzare il paesaggio naturale e integrarlo con quello urbano.

Differente è invece la collezione spring summer 2017, ispirata alla cultura beduina del Wadi Rum, valle della Giordania chiamata anche Valle della Luna, in cui il vento batte forte per buona parte della giornata, sollevando delle nubi polverose, da cui appunto prende il nome. Ed ecco che i cappelli allora coprono gli occhi al fine di riparare il viso e gli abiti hanno i colori della terra.

<<Dicono che c’è un tempo e luogo per ogni cosa.>>, per Nicholas questo sembrerebbe il tempo di stupire e di sorprendere. Di creare il mai creato, facendo riscoprire ancora oggi che anche nella moda è possibile aspirare ad un qualcosa mai progettato e pensato in precedenza, nonostante i secoli di storia. Il tutto mantenendo vivo il concetto di lusso e praticità, ma soprattutto l’amore per il “bello” tanto caro al fashion system.

nicholask.com

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