Sevdaliza, Ásgeir, Lemon Twigs: concettuali e acquatici – I videoclip della settimana

Uno still dal nuovo video di SEVDALIZA “Amandine Insensible”, diretto da Piet Langeveld

hello. my name is Amandine. you can purchase me performing your preferred daily routine on shutterstock.com”

Dopo “Bebin”, cantata in farsi in reazione al Muslim ban di Trump, l’artista di origini iraniane SEVDALIZA non abbassa il tiro: nel videoclip concettuale di “Amandine Insensible”, diretto da Piet Langeveld, l’artista diventa uno stock pronto per essere acquistato su shutterstock, piattaforma che concede in licenza contenuti digitali. Tra identità e stereotipi, Amandine è quello che vuoi tu.

A proposito di contenuti digitali: la realtà aumentata di Ásgeir.

“Unbound” è il nuovo singolo di Ásgeir, artista islandese con un nuovo disco dal titolo Afterglow in uscita a maggio su One Little Indian. Accompagnato da un videoclip diretto da Julien Lassort e prodotto da Solab, racconta un mondo distopico che passa attraverso la realtà virtuale, temibile buco nero pronto a risucchiarci tra l’incubo e il divertimento. Indossate le vostre lenti e fate buon viaggio.

La nuova moda dei videoclip? Il regista c’è.

Lo abbiamo visto in uno dei migliori videoclip del 2016 – “Bike Engine” diretto da Keith Schofield, ma anche nella visione commentata a “Wyclef Jean” di Young Thug. Questa settimana tocca al regista Nick Roney, che invita i Lemon Twigs a casa dei suoi nonni per assaporare il vero amore in 50 anni di matrimonio: tra San Valentino, incursioni nella sfera personale e finzione.

Cromoterapia acquatica

Alla regia di “Game Over”, il nuovo videoclip di L I M, troviamo ancora Giorgio Calace e Karol Sudolski già visti in “Comet”, in una video installazione che ne rimarca l’estetica: ci sono ancora i caleidoscopici giochi di luce, gli elementi acquatici, il corpo e l’intimità, aspetti che accompagnano dal principio la poetica visiva di uno dei progetti italiani tra i più spendibili a livello internazionale.

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