Ulrich Lang: immagini che diventano profumi d’autore

Intervista a Mr. Ulrich Lang sulla sua nuova linea di fragranze, una fusione tra passione per i profumi e fotografia contemporanea

Ciascuna fragranza è composta di note complesse che bilanciano artisticamente semplicità e sofisticatezza.
 Dal 2003 la linea è distribuita nei punti vendita più selettivi del mondo inclusi Barneys New York, Liberty London, Nose Paris, Skins Amsterdam Quartier 206 a Berlino e da quest’anno in 10 Corso Como a Milano. Abbiamo incontrato Mr. Lang per parlare di Apsu la sua nuova creazione.

Potrebbe raccontarmi com’è nata l’idea di Apsu?

La fragranza per me rappresenta uno stile di vita semplice e anche le note che lo compongono sono differenti da quelle che si sono usate dalla maggior parte negli ultimi due anni che erano molto più pesanti con un sacco di oud. Le note presenti in questo nuovo profumo rappresentano un inno alla libertà e all’estate. Volevo una fragranza che una persona abbia voglia di indossare alla mattina e che mette subito di buon umore. Mi piace spruzzarlo nella stanza da letto prima d’uscire e al rientro sentire che la sua presenza è ancora lì nell’aria.

Che immagine aveva in mente nel momento della creazione del profumo?

La mia ultima estate, quella appena passata, immerso nella natura a bordo della piscina, pervasa da un senso di libertà e con un livestyle ridotto al minimo e al relax. Rispetto alle precedenti creazioni questa mi sembra la più vibrante. Nella collezione mancava qualcosa di così fresco, alcuni lo hanno descritto come quella fragranza in cui vorresti nuotarci. È molto acquoso.

Che note lo compongono?

Apsu è composto di note verdi infuse di acque cristalline, oriandolo, foglie di violetta, bergamotto, Thè bianco, petali di gelsomino, ninfea, e poi ancora iris, muschio bianco, legno di cedro, ambra e olibano.

ph. di Matthew Porter per Apsu by Ulrich Lang
La foto di Matthew Porter che ha ispirato APSU by Ulrich Lang

Lei ha un occhio molto attento per la fotografia come scegli i fotografi per i pack dei suoi profumi?

Credo che il tuo tutto nasca dalle mie due più grandi passioni, la prima sono i profumi, so di avere un buon naso, che ho sviluppato fin da bambino mentre crescevo nella profumeria della nonna. E l’altra passione è l’arte. Avere avuto la possibilità di lavorare per una dei più grandi siti d’arte Artnet e viaggiando vedendo moltissime gallerie è stato per me un visual traininig importantissimo. Poi ho iniziato a collezionare arte partendo dalla fotografia che era più abbordabile a livello di prezzi, così sono diventato esperto e ho scoperto un sacco di fotografi con cui ho voluto collaborare.

Chi è il fotografo della nuova confezione?

Matthew Potter un fotografo di grande talento che crea dei veri capolavori ispirandosi agli eventi più disparati, spesso con riferimenti storici e culturali. Ricordo di essermi innamorato all’istante del suo personale modo di fotografare le piante e le foglie, così ne ho scelta una per questo packaging. Mi piacciono le sfumature di verde della foglia.

Una delle sue fragranze che preferisco è Aperture, un profumo insolito aggressivo molto animalesco, né può parlare?

È un profumo molto aggressivo come un assalto è molto sensuale. Per questo profumo ho collaborato con Olivia Bee che ha iniziato a scattare all’età di quattordici anni e ora a ventuno, ha già collaborato per Hermes. Alcuni ci trovano nei suoi lavori un aspetto simile a Ryan McGinley ma per me lei ha ovviamente ha una prospettiva molto più femminile, molto più immediata e meno costruita. La silhouette del ragazzo al tramonto è il fidanzato di Olivia, credo che questa foto sia molto espressiva.

Poco fa mi accennava al rapporto con sua nonna e a quando lei trascorreva da bambino del tempo nella sua profumeria. Se le chiedessi qual è il suo primo ricordo olfattivo che profumo sarebbe?

Ricordo che nella profumeria di mia nonna ce n’erano molti un mix di moltissime fragranze ricordo profumi francesi ma anche americani, probabilmente per colpa mia. Ho questo ricordo delle donne della mia famiglia iniziarono ad indossare profumi che solitamente portavo io, e avendo vissuto gli anni ottanta a New York non potevano che essere i profumi di Calvin Klein come Eternity , Escape, Obsessions e Ck one, mi madre però invece ricordo che indossava Arpège di Lanvin e mia nonna invece indossava Fracas di Robert Piguet.

apsu by ulrich lang

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