Vai avanti! Intervista alle creatrici di MoveOn

MoveOn, il nuovo spazio artistico e creativo voluto fortemente da chi crede nelle sinergie
MoveOn, il nuovo spazio artistico e creativo voluto fortemente da chi crede nelle sinergie

MoveOn non è solo un centro per appassionati ma è soprattutto un’accademia per professionisti e un’agenzia di talent scout. MoveOn in due parole: internazionale e dinamico, su questo binario viaggia il progetto creato da Antonella Bruno e Valentina Menarini.

Sono andato a visitare di persona il nuovo spazio polifunzionale MoveOn, in via Watt a Milano. In una zona periferica della città ci si trova di fronte ad una struttura gigante, 1200 metri quadrati, densa di attività legate alla danza, alle arti performative e al fitness.

Qual è il vostro percorso lavorativo che vi ha portato fino a MoveOn?

Antonella: per 20 anni ho fatto formazione artistica per una importante struttura di Milano. Quattro anni fa ho deciso poi di mettermi in proprio, avevo questa idea da tanto tempo in testa e volevo lavorare su un mio progetto. Così ho deciso di aprire, insieme a Valentina, MoveOn Performing Arts Academy, un luogo nel quale far crescere professionisti e collocarli nel mondo del lavoro.

Valentina: io sono stata allieva di Antonella quando era direttrice della scuola milanese. C’è sempre stato tra di noi un rapporto che andava oltre, come se fosse una mamma o una sorella maggiore. Poi ho avuto un problema al piede che non mi ha permesso di continuare questa passione. Ho deciso di rimanere in questo mondo, ho fatto un po’ di esperienza all’estero, a Londra. Io e Antonella abbiamo continuato a tenerci in contatto e quando lei mi ha parlato di questo progetto non ho saputo dire no.

Avete a disposizione uno spazio di 1200 mq, quali sono i corsi a disposizione, quanti sono gli iscritti e i professionisti che lavorano in MoveOn?

Antonella: Allora gli iscritti sono attualmente 120 e MoveOn è strutturata in tre grandi macro aree, la prima sono i corsi fitness. Noi non abbiamo le macchine da palestra ma i corsi sono solo a corpo libero perché vogliamo riprendere un po’ il concetto della danza e lo vogliamo mantenere. Inoltre proponiamo il Piloxing ossia una disciplina che mescola boxe, pilates e danza. Questa filosofia sta avvicinando anche il danzatore ad allenare il corpo anche in un altro modo.

Valentina: poi abbiamo tutta l’area della danza. I corsi di danza classica, hip pop, danza moderna sia per professionisti che per dilettanti., passando per il canto. La terza area è quella accademica ossia l’area che cresce nuovi talenti per il mondo del lavoro.

Perché avete deciso di aprire un’agency?

Antonella: perché avendo formato per anni figure artistiche volevo metterli sul mercato. Molti di loro  non conoscevano e non conosco questo mondo: come entrare, chi contattare, cosa fare. Quindi ho formato questa agency dove propongo i migliori di loro nei diversi circuiti: case di produzione, eventi, live, spot pubblicitari. E’ il modo perfetto per collegare l’Academy al mondo lavorativo.

Appena si entra all’interno della struttura si percepisce, grazie a questa finestra enorme che dà sulla sala centrale, un’area di internazionalità. E’ questo l’obiettivo di MoveOn?

Antonella: Assolutamente si. Questa struttura è stata concepita con l’idea di dare un’esperienza artistica contaminata e aperta a tutte le forme possibili senza alcun tipo di classismo o pregiudizio rispetto a qualche campo della danza o dell’arte performativa. Un’artista, oggi, dev’essere pronto ad avere una base tecnica che ricopre i diversi campi poi è ovvio che sceglierà dove specializzarsi ma la volontà di MoveOn è che gli artisti che passano di qui debbano essere polivalenti, dinamici e appunto internazionali.

MoveOn, un'accademia per giovani talenti
MoveOn, un’accademia per giovani talenti

Lavorate all’interno del mondo dello spettacolo, delle accademia e dei talenti. Cosa pensate dei Talent Show e di tutto quel mondo delle star di Facebook e di YouTube che sta esplodendo, anzi che è esploso.

Valentina: personalmente mi piacciono molto. Li guardo e mi appassionano. Certamente non bisogna pensare che chi vince o comunque chi partecipa sia l’unica fetta di talenti che esiste. Vengono date poche possibilità ai talenti che non vanno in televisione. Per quanto riguarda il mondo social e degli youtuber, non ci interessa affatto che la fashion blogger di turno faccia la fotina e basta. Se invece prova i corsi e si mette in gioco allora è un altro discorso.

Antonella: anche io li guardo. E’ sempre interessante scoprire la voce particolare, un artista speciale. Mi dispiace molto che non esiste ancora un vero tessuto lavorativo in Italia per inserire i talenti nel mondo del lavoro. Il messaggio che a volte trasmettono i talent è che se non arrivi li non sei nessuno. Essere famosi ed essere artisti sono due cose totalmente differenti.

Per quanto riguarda social e youtube, a volte aziendalmente si ha la necessità di comunicare a molte persone, nonostante sia una cosa lontanissima da me, mi rendo conto che è una forma di comunicazione che arriva e lo fa in modo rapido e immediato. Non possiamo fermare il tempo o il cambiamento.

 

 

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