Il Luna Park vintage di LOLITA

LOLITA
LOLITA in Luna Park insegue atmosfere suadenti e a tratti fiabesche in un racconto nostalgico, nato mesi fa ma inevitabilmente legato a questo periodo.

LUNA PARK, nuovo singolo di LOLITA distribuito da Artist First e disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il brano nasce dalla produzione di PrinceVibe (Vacca) e Eiemgei, produttore di Madame. Il singolo rinnova il percorso musicale tra urban pop e un universo visivo allusivo, nato dopo l’esperienza a The Voice of Italy, nel quale LOLITA, inserita nel team di Guè Pequeno, è arrivata alle semifinali.

Luna Park insegue atmosfere suadenti e a tratti fiabesche in un racconto nostalgico, nato mesi fa ma inevitabilmente legato a questo periodo: “Luna Park è nata un giorno di settembre, in Sicilia, davanti al pianoforte di un amico. Ricordo che le parole venivano fuori da sole. È come ci si sente ti accorgi che qualcosa di bello sta per finire, come quando sei su una giostra e sai che arriverà il momento di scendere. È un senso di dolce nostalgia che mi accompagna sempre, che un po’ si consola con la consapevolezza che alla fine tutto va come deve andare. Ho trovato fosse una coincidenza incredibile si incastrasse con questo momento, quasi fosse predestinato.” (Lolita)

LOLITA

Ecco la nostra intervista.
Ciao Lolita, ci racconti il percorso dietro una canzone come Luna Park?
Ciao! Luna Park è nata un giorno di fine estate. All’inizio canzoni così sono una rec vocale sul cellulare. Sono più emozioni che altro, ma le vedi in un certo senso.
Le parole sono venute fuori quasi insieme alla musica, ho cambiato pochissimo successivamente ed è una cosa che mi piace un sacco quando succede.
Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi dal tuo progetto musicale? 
Sono cresciuta molto negli ultimi mesi e in questo periodo davvero strano soprattutto. Il dopo c’è l’ho stampato nella mente, sarà un’evoluzione del prima ma avrà una direzione tutta sua, se pure urban pop.
Non vedo l’ora che esca.
Prima però, viene l’Atto III.
Tre dischi che hanno influenzato la tua musica fino a questo momento.
… Posso dirne più di tre?
OK Computer ( Radiohead)
Thriller (Micheal Jackson)
The Fame Monster (Lady Gaga)
I singoli precedenti avevano un anima più urban, sei d’accordo? In quale ti riconosci di più?
Sì, l’influenza urban si sente di più lì che in Luna Park, che però ha nelle scelte di suono degli elementi che comunque richiamano quel gusto. Più piace dare spazio alle sfumature, questo d’altra parte era appunto un Intervallo. Di solito non amo definirmi ma se penso al dopo, il connotato urban si sentirà eccome.
Il tuo trascorso nei talent ha ancora un’influenza nel tuo modo di intendere la musica?
Del mio trascorso nei talent ho fatto tesoro, si impara molto nel poter vedere qual è l’approccio di artisti del calibro di Skin (Skunk Anansie) e Guè, ad esempio. Ma sento di essere andata oltre, in un senso buono.

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