X Factor generation – intervista a Diego della categoria Under Uomini

Diego Conti, giovane musicista che ama il rock
Diego

Diego Conti, 20 anni e decisamente rock. Viene da Patrica (FR), si sveglia con il piede sinistro, è determinato e non ha segreti. Perfettamente a suo agio su un divanetto del TeatroTre di Milano, risponde alle nostre domande composto e con estrema sicurezza, del resto non è la prima volta che partecipa ai provini di X Factor. Un giorno una moneta da 50 cent gli ha cambiato la vita, non si ferma davanti al rischio e ha l’ambizione di lasciare il segno. «Tutto è nato dai Litfiba, me li fece ascoltare mio fratello, il mio pusher musicale. Ne vado pazzo. Da piccolo dormivo con i vinili di Celentano e Battisti di mio padre, però con i Litfiba e Piero Pelù è scattato qualcosa nella mia testa». Arisa lo ha scelto nella sua gang insieme agli altri Under Loomy e FEM.

E CHI È IL TUO IDOLO ITALIANO/STRANIERO E PERCHÉ?

Indeciso tra Jovanotti, Piero Pelù e Vasco Rossi, però ti direi Vasco perché è Vasco. Straniero… può essere anche un gruppo?

SI, QUELLO DA POSTER IN CAMERETTA

Il poster in cameretta i Led Zeppelin, che in effetti ho, se no ti direi anche Paolo Nutini.

SUL PALCO DI X FACTOR CON?

Keith Richards.

L’ULTIMO CONCERTO CHE HAI VISTO?

Bruce Springsteen al Circo Massimo.

ARISA?

Mai vista in un concerto dal vivo. Comunque per me Arisa ha solo pregi.

FACILE!

È così positivamente fuori di testa, artisticamente, ha quella frenesia che hanno gli artisti.

UN DIFETTO NON CE LO DICI?

Non ce lo trovo, un difetto che ha è che troppo simpatica.

DOPO UN PO’ È TROPPO?

No, è simpaticissima.

Diego Conti, il giovane musicista che ama il rock
Diego Conti, il giovane musicista che ama il rock

PASSIAMO A FEDEZ.

Un pregio è che è una persona molto intelligente! Un difetto? Non lo so. Se ci penso va bene? Un difetto… eh, son domande così queste…

PUOI DIRE ANCHE UNA COSA MOLTO SCIOCCA…

Boh, che non ha più spazio sulla pelle!

E MANUEL AGNELLI?

È estremamente rock, è un’icona rock! Un difetto? Per me non ha difetti, lo stimo troppo.

UN DIFETTO COME GIUDICE?

È rigido, anche se forse nel senso giusto.

ALVARO SOLER?

È solare, porta la festa, l’allegria della musica.

HAI UN OGGETTO PORTAFORTUNA?

Questa moneta da 50 cent che porto al polso e mi ha cambiato la vita. Ero a Torino con degli amici, un momento non a fuoco della mia vita. Erano le sette di mattina, in un corso deserto, prendo una chitarra, neanche inizio a suonare che un signore mi porge questa moneta, io per timidezza abbasso lo sguardo, poi lo rialzo e quest’uomo non c’è più. Nel pomeriggio ho incontrato all’autogrill Ghigo dei Litfiba con il gruppo, mancava solo Piero, e proprio il giorno prima ero stato a Firenze davanti alla loro vecchia sala prove in via de’ Bardi. Li ho incontrati il pomeriggio dopo la moneta, da quel giorno la musica è diventata la cosa più bella e più semplice della mia vita, le canzoni sono venute da sé, una serie di coincidenze, effetto domino fino a oggi che sono qui a X Factor.

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