I Biffy Clyro, Los Angeles e la terra dei sogni infranti

I Biffy Clyro ci raccontano il settimo album Ellipsis, tra crisi creative, sogni irrealizzabili e l’uragano Brexit.

Da una rock band che ha pubblicato sette album e riempie gli stadi in madrepatria, ci si aspetta almeno un pochino di distacco, invece Simon Neil e i fratelli James e Ben Johnson arrivano col sorriso, si presentano e iniziano a parlare a fiume come se fossimo tutti amici di vecchia data, insomma mettono il buon umore. Chiacchieriamo del nuovo album Ellipsis, dell’aver registrato in America, di crisi d’identità e della cazzata Brexit, in tutto ciò Simon ammicca pure, cosa vogliamo di più…

Simon Neil dei Biffy Clyro ph. Alex Vaccani
Simon Neil dei Biffy Clyro ph. Alex Vaccani

Cosa vi ha spinto a registrare il disco in America ad LA e a cambiare produttore?

Sentivamo che era giunto il momento di cambiare, quando fai tre album con la stessa persona passi attraverso un processo, il primo album serve per imparare a conoscersi, il secondo per consolidare l’amicizia e nel terzo sei una coppia sposata e conosci qualsiasi cosa l’uno dell’altro. Credo che tre album sia la massima durata per una relazione con un produttore , così abbiamo abbandonato Garth “GGGarth” Richardson e siamo volati a LA da Rich Coastey. Abbiamo scelto LA perché è una città che ti fa entrare in uno stato mentale particolare, perfetto per registrare un album, LA è la terra delle persone che inseguono il sogno americano ma anche quelle dei sogni che non si avverano e della morte di quel sogno stesso, le persone rimangono come intrappolate in un limbo alla ricerca del successo. Sono come dannate. Rich a lavorato ad un sacco di album dance e pop, noi siamo una band che è consapevole dei propri strumenti e per questo abbiamo sempre approcciato le registrazioni come un live senza aver mai sfruttato lo studio per manipolare o ottenere determinati suoni, cosa che abbiamo fatto con Ellipsis. Ci piaceva l’idea di lavorare con un produttore lontano dal nostro mondo.

Ellipsis è il vostro settimo album e come avete detto è un nuovo inizio per la band, ma lo stesso feeling l’ho avuto ascoltando per la prima volta Puzzle il vostro quarto album, mi vien facile pensare che anche questo lavoro darà il via ad una trilogia?

Sì, credo che sia un buon modo di lavorare per portare avanti un idea e esplorarla a fondo. Mi piace sviluppare un concept, durante i primi tre album ascoltavamo solo musica heavy, poi abbiamo approcciato il rock classico di band come gli U2 e spingendoci oggi verso il pop e r’n’b. Non ci piace ripeterci e ci prendiamo i nostri rischi, credo che essere onesti verso se stessi sia la cosa più importante. Per questo motivo oggi se mi guardo indietro non cambierei una virgola da nessun disco, è strano perché nessuno di noi pensava che avremmo fatto musica per tutti questi anni, ne che saremmo diventati così grandi, ci sorprende ogni volta.

Siete scozzesi quindi avete votato no al voto per la brexit, dev’essere demotivante vivere nell’unica regione in cui ha vinto il si e dover incassare la sconfitta… io stesso in quanto europeo ora mi sento non voluto, anche se so che non è il pensiero comune e che molti non hanno capito per cosa stavano votando…

E’ terribile… E’ imbarazzante perché nessuno di noi pensava che l’uscita dall’Europa divenisse concreta, ma forse proprio questa consapevolezza ci si è ritorta contro poiché la gente non è andata a votare pensando “tanto non accadrà mai”. In Scozia stanno cercando di capire come affrontare la cosa, se c’è una via d’uscita o se c’è la possibilità di fare un nuovo referendum per restare in Europa in modo indipendente. Se poi penso che molte delle persone che han votato sono anziane e che tra dieci anni non ci saranno nemmeno più m’infiammo proprio, e mi fa male sentire che ti senti non voluto perché non è assolutamente vero. Mi viene da chiedermi: in quale epoca del passato stiamo cercando di tornare? E’ un periodo buio perché non proviamo a tenerle insieme le persone invece di continuare a dividerle? L’Inghilterra si è davvero resa ridicola.

Biffy Clyro live:

20 ottobre ObiHall, Firenze

02 febbraio 2017 Fabrique, Milano

06 febbraio 2017 Atlantico, Roma

07 febbraio 2017 Gran Teatro Geox, Padova

info: vivoconcerti

 

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