Di solito quando un uomo si mette in testa di poter capire una donna, non solo non ci si avvicina neanche un po’, ma il più delle volte fallisce miseramente.
A questa regola ormai scritta nella pietra, però, ci sono delle magnifiche e rarissime eccezioni, ad esempio Alessandro Enriquez e la sua prima capsule collection di borse da donna.
Che piacere vedere che non è tutto perduto e che c’è ancora chi riesce a cogliere, con delicatezza e sensibilità, quel lato un po’ fanciullesco e romantico che ogni donna possiede e che, troppo spesso, si trova costretta a nascondere in questo mondo di squali.
L’ispirazione, a quanto pare, è nata da un regalo della nonna, un bracciale d’oro anni 50, con una mina marina e castoni ed è stata un’ispirazione fortunata, visto il risultato. La collezione è un tripudio di colori e forme tra le più disparate, la donna a cui si rivolge è un’artista, una sognatrice, magari la musicista di un conservatorio magico e incantato.
Tanti e diversi i modelli proposti, versatili e adatti ad ogni occasione: shopper, clutch, secchielli, bustine.
Ogni odello racconta una storia: la nostra donna-artista che balla sulle punte, che suona l’arpa, che intona “Do, Re, Mi”, nessun dettaglio è lasciato al caso.
Per non lasciare scontento proprio nessuno, Alessandro Enriquez propone anche un segmento alternativo i cui modelli sono identici ma in tinta unita, senza stampe e lavorazioni, per quelle donne che preferiscono tenere nascosto il proprio lato romantico, ma non rinunciano ai colori più accesi: turchese, rosso, giallo, ma anche il classico e sempre elegante nero.