Milano. Le mostre da non perdere

Considerando il tempo pazzo della stagione primaverile e la voglia di uscire quando vediamo spuntare i raggi di sole per fare una passeggiata o svolgere delle attività che ci permettano di passare delle giornate in modo interessante e costruttivo, tanti sono gli appuntamenti culturali che si rivelano un’ottima occasione.

Tra questi, l’andare a vedere una mostra è senza dubbio il più utile. Innumerevoli i musei a Milano. Ve ne proponiamo una selezione cercando di accontentare ogni gusto e puntando chiaramente su le opzioni più ricercate e di stile.

Il Mudec, Museo delle Culture, propone ad esempio due mostre dedicate alle famiglie e ai più piccini sui dinosauri, dal 22 marzo al 9 luglio.

La prima, intitolata Dinosauri. Giganti dall’Argentina, dedicata alla loro evoluzione con reperti provenienti direttamente dall’Argentina; la seconda Rex and the city. I sauri e noi (IV sec. a.C. – XX sec.) racconta la loro evoluzione passando per creatura fantastiche che negli anni hanno influenzato la nostra immaginazione.

Per gli amanti dell’arte, dell’800 e della tradizionalità invece sempre all’interno del Mudec, dal 15 marzo al 9 luglio, la mostra inedita sull’artista russo Kandinskij, dal titolo Kandinsky, il Cavaliere Errante diventa una rivelazione interessante sulla storia della Russia fino al 1921 e sul periodo di formazione dell’immaginario visivo di un uomo che si traferì in Germania per non fare più ritorno in madrepatria.

Il Palazzo Reale ospiterà ben quattro mostre. L’esposizione Keith Haring.

About Art dal 20 febbraio al 18 giugno 2017 di 110 opere dell’artista americano, tra i più importanti della seconda metà del Novecento, a grandezza monumentale che si affiancano a quelle di autori di epoche diverse, diventando un’icona artistica.

Manet e la Parigi Moderna dall’8 marzo al 2 luglio 2017 racconta il percorso artistico di Manet e dei suoi 430 dipinti, tra cui copie, schizzi, opere minori o incompiute. Essi arrivano dalla collezione del Musée d’Orsay di Parigi.

La mostra 7°Prix Carmignac dedicata al fotogiornalismo di Narciso Contreras vuole invece essere un faro sulla brutale realtà del traffico di esseri umani ai confini della Libia post Gheddafi. Una testimonianza del fotografo messicano sulla nuova crisi umanitaria. Dal 22 aprile al 13 maggio 2017.

Un’altra importante mostra riguardante realtà sconvolgenti è quella di CHARLOTTE SALOMON. Vita? o Teatro?, dal 30 marzo al 25 giugno 2017. Arrestata e condotta ad Auschwitz dove trova la morte, Charlotte Salomon, giovane artista ebrea berlinese rifugiata a Nizza scrive la sua autobiografia sullo scenario più tragico del Novecento, intitolando il suo racconto <<Vita? o Teatro?>>.

Paolo Monti, tra i più importanti fotografi del Novecento, viene invece esposto al Castello Sforzesco, con la mostra dedicata appunto alle sue fotografie, intitolata Paolo Monti. Fotografie 1935-1982, aperta dal 16 dicembre fino al 12 marzo 2017 all’interno della quale vengono esposte 200 fotografie originali datate dal 1935 al 1982, oltre a riviste, libri e documenti anche inediti.

Al Museo Poldi Pezzoli già da novembre 2016 la mostra è fashion e si dedica in particolare ai gioielli e alla loro storia, aperta fino al 20 marzo 2017. Il suo nome è Il Gioiello Italiano del XX Secolo.

Alla Fondazione Prada una mostra alquanto interessante che è stata inoltre pubblicizzata moltissimo è quella Give Me Yesterday, fino al 12 marzo 2017, dedicata al percorso di 14 autori italiani e internazionali all’interno della fotografia, intesa come diario personale ed evolutivo, in un arco temporale che va dall’inizio degli anni Duemila a oggi.

Dal 9 maggio al 24 settembre, nella stessa location sarà ospitata TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai, la mostra ideata dallo stesso Francesco Vezzoli in collaborazione con la RAI, che fa un passo negli anni 70 in un mondo, quello televisivo chiaramente, immerso nell’arte, nella politica e nell’intrattenimento rapportato al mass media in questione.

Alla Triennale due le tematiche trattate, quella relativa ai libri e alla comunicazione scritta, e quella invece della comunicazione visuale delle immagini.

OGGETTO LIBRO, dal 18 al 30 aprile 2017, sviluppa un accostamento di temi, mettendoli a confronto tra loro: il book design, l’attività progettuale destinata alla produzione industriale e il libro d’artista come espressione specifica dell’arte contemporanea.

WOW IMMAGINI DAL FUTURO, dal 20 aprile al 18 maggio 2017, dedica invece la mostra alla celebrazione del nuovo numero di Wired Italia, che per la prima volta diventa una raccolta di scatti toccanti.

Il Palazzo della Permanente dedica invece la primavera/estate al concetto dell’amore, spesso sottovalutata, esponendo Love. L’arte contemporanea incontra l’amore, dal 17 marzo al 23 luglio 2017, che concilia i grandi nomi dell’arte contemporanea con l’amore, tema universale, selezionando e mostrando le loro opere più belle.

Non solo per i bambini ma anche per i grandi sono le mostre del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, che divertono tutti, portandoci indietro nel tempo a due grandi fenomeni che tutti abbiamo conosciuto e che ancora oggi persistono per le nuove generazioni: Transformers e le Space Girls.

La prima, Transformers Art, dal 3 marzo Fino 1 maggio 2017, si ispira esattamente alle gigantesche creazioni dell’artista montenegrino Danilo Baletic, gli alieni robotici da tutti conosciuti.

La seconda invece, Space Girls, Space Women, dal 20 aprile al 20 giugno 2017, è una rassegna fotografica di scatti provenienti da tutto il mondo che raccontano il ruolo delle donne documentando la loro vita in diversi contesti socio-economici.

Esattamente al Museo del Novecento va in scena invece l’America con le mostre New York New York e Andy Warhol. Sixty Last Suppers.

Dal 12 aprile al 17 settembre 2017 e dal 24 marzo al 18 maggio 2017. La prima è una raccolta di opere di artisti italiani che a partire dagli anni 30 riuscirono a internazionalizzare la produzione del nostro paese, arrivando anche negli Stati Uniti. Con la seconda si celebra il trentennale della morte di Andy Warhol con la sua opera Sixty Last Suppers del 1986, con la quale reinterpreta l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci in versione bianco e nero, a partire da due sue riproduzioni: un’incisione ottocentesca e uno schizzo dei primi del ‘900. In quale altro luogo se non a Milano?

Al PAC si riflette con la prima esposizione dell’artista spagnolo Santiago Sierra, intitolata Mea Culpa, dal 24 marzo al 18 maggio 2017, sulla contemporaneità di opere politiche e iconiche.

Infine alla Galleria d’Arte Contemporanea STATUTO13, dal 12 aprile al 25 aprile 2017, per soli 13 giorni, ha luogo Best seller. Retrospettiva di fotografia di Damiano Argenio, mostra fotografica che racchiude dieci anni di un lungo percorso di altissimo livello, quello del fotografo e artista Damiano che conduce nel suo mondo e permette di divagare in ambientazioni onirico-surreali, sperimentali, fashion o ipertecnologiche.

Non avete che l’imbarazzo della scelta!

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