I protagonisti di NIKE ACG pt.3: Vittorio, Not For Us e Gimy Alin

Nike ACG Collection 16/17
NOT FOR US, VITTORIO MARCHETTI e GIMY ALIN sul set di ACG NIKE Collection

Un team di parkour e creativi si allea grazie a un’intuizione di Nike per mostrare una Milano fuori dai circuiti classici, estrema, che diventa scenario di un cortometraggio che vede protagonista la nuova ACG collection (lo potete vedere QUI)

I freerunners sono 3 Nicolai Bosca, Davide Cariglia e Gimy Alin mentre i creativi sono 4 la videomaker Martina Pastori, l’art director Vittorio Marchetti, la fotografa Martina Bardot e il dj Not For Us. (Quì potete leggere le interviste al free runner Nicolai Bosca alla videomaker Martina Pastori e qui al freerunner Davide Cariglia e alla videomaker Martina Pastori)

Urban li ha intervistati in esclusiva; oggi vi raccontiamo le storie dell’art director Vittorio Marchetti, del dj NOT FOR US e del free runner Gimy Alingiovani influencer a cui è stato dato il compito di esplorare gli angoli nascosti di Milano mostrando lati inediti, scenari protagonisti delle loro evoluzioni scattate dal team di creativi scelto da Nike.

Nike ACG Collection 16/17

VITTORIO MARCHETTI

Vittorio ha baffi e capelli che lo fanno sembrare un ragazzo della Comasina anni ’70, ha stile, inutile ricamarci su. A 21 anni ha fatto più di quello che tanti supposti “blogger di chiara fama” hanno fatto in 57 ere geologiche.

Presentati! 

Il mio nome è Vittorio Marchetti, ho (solamente) 21 anni e sono un designer e art director. Nato e cresciuto a Porto Recanati,( un paesino di circa 12k abitanti nel marchigiano molto caratteristico sul mare) cresciuto in una famiglia d’arte, con mio padre fotografo e mia cugina Sand Animator, mi sono diplomato all’istituto superiore di grafica pubblicitaria e il mio puntello fisso era di finire queste e venire qui, Milano dove ho iniziato a studiare Graphic Design & Art Direction alla NABA . Capendo le mie potenzialità ho iniziato subito a lavorare nel settore della grafica : ho iniziato in ufficio stampa S2bpress come graphic e Sotto la guida di Mariano Franzetti, Visual Artist e Set Designer.  Ho iniziato a lavorare anche con Drew Editorial dove tuttora ricopro il ruolo di senior designer, occupandomi di tutta la guida della versione stampata del magazine, continuando ad impegnarmi anche con l’università l’anno precedente sono stato premiato in Germania al DRUPA per il secondo miglior packaging del futuro e  quest’anno ho vinto un concorso di Vogue talent ed illy dove ho realizzato la nuova veste grafica del famoso barattolo illy. Quest’anno ho iniziato a lavorare anche con “Arcosanti” un brand luxury/design shoes dove seguo tutta la parte digital art direction. Ecco perché ho scritto solamente nella mia età.

Prima di lavorarci, che opinione avevi della Nike, parlando dal punto di vista di un designer/creativo?

Nike, dal mio punto di vista ? ho sempre sottolineato che per me gli uffici stile di Nike sono i migliori al mondo, hanno un design pazzesco, innovativo! Dal punto di vista pubblicitario e marketing Nike lavora molto bene anche, fanno un bel lavoro anche li.

Come sei entrato nel progetto Nike?

Tramite Madhouse agency,  un giorno ricevo la chiamata di Andrea Marigonda chiedendomi di incotrarci per parlare di un progetto e dissi «va bene» sono sempre eccitato quando mi affidano nuovi progetti. Arrivato il giorno mi hanno chiesto se volevo collaborare a questo progetto, come uno dei 4 giovani creativi di Milano dandomi la posizione di art director, e dissi subito si !

Quanto contano i social nel tuo lavoro? Noto che voi creativi avete tutti social come instagram, più che siti di riferimento personali. Credi che senza i social sia possibile raggiungere una certa notorietà?

Si uso molto instagram, ma in generale io utilizzo molto il web. Facebook, instagram, Behance (portfolio dei creativi), e Sono molto attivo anche su Linkedin. Instagram è pazzesco, a volte molto divertente. ma non penso che senza quello non riuscirei a lavorare o a farmi conoscere… è solamente un mezzo instagram.. è il social del momento, certamente essere presenti con una buona indicizzazione è importante.

Pensi che Milano sia il Place to Be del momento?

Penso che Milano sia il posto dove ci si può lanciare, è una vetrina con molte possibilità dal punto di vista di un creativo. Ho 21 anni e questo è il terzo anno che sono a Milano, WOW sono cresciuto tantissimo qui.. In italia penso sia l’unico posto… per potersi lanciare. il mio sogno ? New York..

Qual è il tuo posto preferito a Milano, come location urbana?

Abito in zona navigli sopra la darsena, e Qui ci sono veramente tanti spazi urbani molto belli… una delle più belle ? Ex stazione San Cristoforo, dove abbiamo girato qualche scena e scattato qualche foto per ACG .

Combo perfetta per l’ispirazione creativa?

L’ispirazione creativa? Quando sono ispirato e sono sulla mia Scrivania di casa ascoltando buona musica a volume molto alto, e senza nessuno che mi disturba. Non sono un creativo che utilizza come mezzo di ispirazione le sostanze allucinogene, mi basta una sigaretta, mi piace molto camminare per casa pensando al progetto in questione mentre fumo una sigaretta..

Ti vergogni se ti chiamano social influencer?

Non mi piace esser definito social influencer, sono un Creativo, con delle basi e della cultura.. purtroppo questa cosa del social influencer sta sfuggendo un po di mano a tutti secondo me… poche settimane fa ricordo che il gruppo condenast con vogue denunciò questa figura facendo  uscire un articolo online che approfondiva lo stesso pensiero che ho scritto qui sopra.

5 cose che ami:

amo…

– Le giornate Milanesi con 0 gradi e con un sole accecante e farmi una bel giro sopra la mia bicicletta da corsa..

– Svegliarmi la Domenica molto presto.. e andare a fare colazione fuori

– i momenti in cui rifletto.. molto belli..  sul mio lavoro.. e sulla vita..

– Cantare, ogni tanto intono qualche opera, sono un baritono..

– l’ordine.

5 cose che detesti

– la maleducazione nel 2016, purtroppo le nuove generazioni hanno un enorme buco in questo

– il disordine.

– le droghe, ultimamente sono diventate un “must” e purtroppo rovina le persone.. le cambia totalmente.. senza che loro se ne rendono conto..

– il solletico.. lo soffro tantissimo

– Una parte del corpo, i nostri piedi, non solamente i miei… li trovo veramente di cattivo gusto.

acg_020

NOT FOR US

Se dici di frequentare la scena clubber (che oscenità di parola), e non conosci Not for Us allora puoi anche andare a tagliare ceppi nella Maremma. Non che ci sia qualcosa di male, nel tagliare ceppi di legno. E poi uno che nel mezzo di una rissa continua a suonare, anzi, mette su canzoni di Celentano, è un grande a priori.

Con quale artista ti piacerebbe fare una serata, e in che locale?

Andrei a una serata Karaoke con Yung Lean

Cosa ti ispira maggiormente nelle tue produzioni?

La texture di un suono

Leggi libri? Qual è l’ultimo libro che hai letto? Ultima serie tv che ti ha fatto fleshare?

I Buddenbrook di Thomas Mann. Mi ha mandato fuori di testa Utopia: bravi attori, fotografia allucinogena, colonna sonora mega inquietante,  e colpi di scena ogni 20 min.

Descrivici la tua giornata tipo

Mi alzo, vado in studio, suono, leggo, ascolto musica, partita a fifa con qualche collega dello studio, suono, se c’è qualcosa di interessante faccio serata altrimenti suono ancora e dormo quasi niente.

Quando esci per un aperitivo, cosa bevi in prima battuta?

Bevo solo Negroni

La situazione più assurda in cui ti sei trovato a suonare

Ero in Puglia per una data, va tutto bene fino alla fine del mio set, tolgo gli occhi dalla pista per selezionare le ultime tracce da suonare e quando li rialzo non c’è più nessuno. Praticamente c’era stata una rissa in pista, hanno spaccato la faccia a un tipo e c’era sangue per terra. Sono tutti usciti per assistere allo scontro al di fuori del locale. Allora ho chiesto agli inservienti che si occupavano di pulire il sangue dalla pista cosa volevano che suonassi e abbiamo passato gli ultimi 10 minuti a cantare sulle canzoni di Celentano

Cosa pensi delle droghe in discoteca? Sei favorevole all’uso?

Mi lascia abbastanza indifferente. basta che non fai del male ad altre persone e per me puoi fare davvero tutto ciò che vuoi. Se hai bisogno di drogarti per apprezzare una serata boh fallo, se non ne hai bisogno non farlo

Com’è nata la collaborazione con Nike? E com’è lavorare in sincronia con altri creativi?

Mi hanno contattato raccontandomi il progetto, e mi ha subito coinvolto tantissimo. È sempre stimolante avere a che fare con gente creativa, con voglia di fare, soprattutto quando lavorano in ambiti diversi dal tuo, perché possono influenzarti per vie non direttamente associate al tuo contesto artistico

Perché dovremmo ascoltare i tuoi lavori?

Perchè sono bravo (ahah)

acg_017-copia

GIMY ALIN

Robert, 17 anni, come gli altri freerunner ascolta trap (chissà se gli piace Sfera Ebbasta), e salta come un dannato canguro. Ma come si fa?

Presentati: nome, cognome, età, fedina penale pulita o meno…

Burtea robert, 17 anni, fedina penale pulita

Come ti sei avvicinato al parkour?

Non mi sono mai trovato bene negli altri sport,e sono andato alla ricerca di uno sport che sia di mio gusto. Cercando su youtube mi sono appasionato al parkour

Qua è l’infortunio più grave?

Un monkey precision difficile fallito per colpa della stanchezza. L’ho fatto senza senza usare la testa e ho impattato a terra, da li ho imparato

Cosa hai provato quando hai chiuso il tuo primo backflip?

Sono stato molto soddisfatto

Sei mai scappato dalla polizia, o da qualcuno in generale, usando le skillz da freerunner?

Non sono mai scappato dalla polizia, però a volte per cercare di aumentare il flow abbiamo rischiato

Le ragazze preferiscono il freerunner/traceur o il calciatore?

Ce ne sono alcune, ma la maggior parte preferiscono i calciatori 😉

Pensi che in Italia sia difficile far conoscere la cultura del parkour e avere le strutture idonee?

Con i soldi le strutture si possono avere tranquillamente, il parkour è in crescita

Come è nata la collaborazione con Nike?

Siamo stati contattati on line

Outfit preferito per allenarti?

Mi sento piu a mio agio con i vestiti oversize

Che musica ascolti per caricarti?

Trap e electro house

Spot preferito a Milano?

Il mio spot preferito si trova a Romolo, dove ho iniziato a praticare parkour

Pensi che viaggiare sia importante per un freerunner?

Viaggiare per ora non mi interessa, voglio solo migliorare

Il tuo obiettivo massimo da raggiungere entro dieci anni?

Fare un film

E ce la farai?

Perché no, chissà… un giorno potrebbe accadere

Written By
More from Redazione

LETASCA: IL GILET NON E’ MAI STATO PIU’ COOL

LETASCA è il brand di design funzionale, sviluppato attorno ad un monoprodotto:...
Read More