Dalla strada all’alta moda: i nuovi volti del fashion

CWC Gallery di Berlino
La Casting Director e Producer Camilla Tisi

Alla CWC Gallery di Berlino si è appena conclusa una splendida esposizione dal nome Me & I, che mette in mostra 30 nuove opere del lavoro congiunto di Tina Berning e Michelangelo Di Battista, un crossover artistico tra fotografia, disegno, pittura e tecniche artigianali.

Ritratti di affascinanti donne fotografate da Di Battista vengono trasformati in opere d’arte dalla Berning, mettendo in risalto tutta la loro bellezza contemporanea e forte personalità.

Alla base dello sforzo artistico, il lavoro della Casting Director e Producer Camilla Tisi, che sempre a Berlino è stata insignita del premio per il miglior casting al Berlin Fashion Film Festival per il video #WEBELIEBENTHEPOWEROFLOVE di Luca Finotti per Nike Lab.

CWC Gallery, Berlino

Camilla, qual è il lavoro di ricerca che si può trovare dietro a un casting così particolare come quello per la selezione di volti per un’opera artistica?

Quando mi ha chiamata Michelangelo DI Battista per questo progetto mi ha chiesto dei volti particolari, non le classiche bellezze da cartellone pubblicitario. Cercava delle facce che potessero parlare attraverso le sue fotografie. Non importava se fossero famose o meno, quello che importava era l’energia dello sguardo e una forte personalità, capace di “bucare” l’obiettivo. Partendo da questi criteri, la ricerca si è spinta quindi sia verso new faces all’inizio della propria carriera che verso modelle riconosciute. Vedendo la mostra sono contenta del risultato, c’è molta emozione che esce dai quadri. 

Qual è, in genere, il particolare che ti fa capire che quello è il volto giusto?

Dipende dal progetto che sto seguendo. Se cercano modelli o modelle individuo un target, il gusto del brand e a che pubblico stanno mirando. Basandomi su questo riesco a capire se preferiscono un’immagine incentrata sul concetto moda, con volti non classicamente belli ma con tratti somatici forti e look all’avanguardia, oppure un’immagine commerciale dove vengono scelte principalmente figure che rispecchiano lo stereotipo classico della modella. Per fortuna lavoro con entrambi i mondi e non mi annoio mai. 

Il mercato è in fase di cambiamento, lo street style è arrivato alle passerelle, haute couture e fast fashion non sono più del tutto in contraddizione. Immagino che tutto questo influisca nel tuo lavoro. Come e in che misura?

Ritengo sia molto interessante questo nuovo approccio al mondo della moda. Abbiamo sdoganato il lusso e il modo di vederlo rappresentato. Le nuove icone sono rapper e gente legata allo street style, e la moda si sta evolvendo in questa direzione. Il lusso cerca di rincorrere questo cambiamento, con risultati però molto più lenti rispetto ai brand emergenti che fanno della coolness la propria bandiera. In che modo? Proponendo collaborazioni con artisti che fino a due anni fa non sapevano nemmeno esistessero, quali ballerini, rapper, writers etc. Questo cambiamento per me ha significato passare dal classico modo di fare casting, attraverso foto e visione di modelle “indoor” ad un casting direttamente sul campo, per strada. Chiamato appunto”street casting”, possiamo senza dubbio definirlo come una piccola rivoluzione: una ricerca attiva e costante di volti e di gente che non ha nulla a che vedere con la moda, ma che potrebbero essere interessanti per portare ad un nuovo livello l’awareness del brand attraverso progetti foto o video, a volta fecondo la vera differenza nel risultato della campagna. Oltretutto, è un lavoro molto divertente perché vuol dire approcciarsi costantemente a nuove persone e incontrare gente molto stimolante. 

La tua agenzia, TOTHEMOON Studio, ha base a Parigi, ma ormai vivi tra Milano e Los Angeles. Quanto conta essere cittadini del mondo per il tuo lavoro?

Conoscere tante persone è fondamentale per chi svolge il mio lavoro. Ma anche il sapersi adattare a tanti ambienti diversi. Mi potete trovare a una festa chic della settimana della moda a Parigi, a un rave party in un sotterraneo a Berlino, o a un party hippy sui monti di San Francisco. La mia passione per la musica elettronica mi ha permesso di conoscere moltissime persone di tutto il mondo, e con alcune di queste ho anche iniziato delle collaborazioni lavorative. Sono contenta di fare parte di una generazione che ha vissuto la libertà del viaggiare, anche grazie all’avvento delle compagnie low cost, siamo molto fortunati. 

Cosa prevede ora la tua strada, da qui alla luna?

Bella domanda! In realtà non credo ci sia un punto di arrivo, ma degli obiettivi lungo il corso del cammino. Il primo di questi sicuramente è quello di trasferirmi a Los Angeles con il mio fedele cane Ciro, e passare più tempo nel Sunshine State. Ritengo sia un mercato ancora vergine per la moda, e mi entusiasma pensare di poter continuare lì la mia attività e chissà, magari iniziare nuovi ed entusiasmanti percorsi. 

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