Il nome è in minuscolo ma i rovere hanno un sound INDIE da finale di stagione

Il nome della band, rovere, deve essere scritto solo in minuscolo.
Questo è già un particolare originale che li differenzia da tutto quello che gira sulle piattaforme musicali e sui palchi italiani.

Il disco “disponibile anche in mogano”, ovviamente anche questo con il titolo scritto in minuscolo, li ha portati a dei traguardi importati sopratutto su Spotify, ottenendo un posto in copertina Indie Italia e la presenza fissa in alta rotazione.

Questo nuovo EP però gli da’ uno step in più e un enorme posto in bacheca tra i prequel indie più belli di quest’anno, ci siamo fatti una chiacchierata sul divano davanti al menù di Netflix.

Da dove è nato l’EP?

L’ep è nato dalla voglia di far sentire al nostro pubblico che stiamo ancora scrivendo nuova musica, che non ci siamo fermati e non vogliamo fermarci.

Nonostante il tour estivo di più di 40 date volevamo fare uscire una nuova canzone, provare a scriverla sfruttando i momenti tra un concerto e l’altro, le esperienze vissute, le conoscenze fatte, i posti visitati, le atmosfere respirate e così via.

Alla fine avevamo tra le mani 3 canzoni e abbiamo semplicemente deciso, senza rifletterci più di tanto, di farle uscire tutte insieme, per poter cantare qualche nuovo pezzo insieme ai concerti del tour invernale in arrivo… oltretutto essendo scritte così sul momento, avevamo paura che lasciandole ferme per il futuro, avrebbero per noi perso freschezza.

Il titolo dell’ep, “ultima stagione” vuole un po’ chiudere un ciclo per la nostra band, una fase. Si potrebbe considerare come un punto esclamativo alla fine di “disponibile anche in mogano”.

Da John Snow a  Clark Kent… ma siete appassionati di fumetti o è solo una attitudine un po’ nerd dove l’ascoltatore può specchiarsi?

Siamo sicuramente, come molti ragazzi della nostra età, appassionati di nerdate… chi più e chi meno.

Ma le serie tv non mancano a nessuno. Se lo spettatore riesce a rispecchiarsi in questa attitudine “nerd” ci fa molto piacere… ci piace in generale pensare di avere un pubblico di gente come noi, con passioni simili alle nostre e chiaramente attitudini simili alle nostre… così che le domande che ci poniamo spesso nelle nostre canzoni, i dubbi e le perplessità sul come fare le cose, siano per lo più dubbi comuni anche con chi ci ascolta.

Avete un rituale prima di salire sul palco?

Si, ci uniamo in cerchio e recitiamo una frase di Harry Potter (come detto, siamo un po’ nerd…)
Non vi dirò esattamente quale ma è abbastanza mainstream.
Una volta il nostro manager si unì al cerchio e sbagliò la citazione… inutile dire che il concerto andò male. Tra l’altro abbiamo anche una “frase rituale” anche per la fine del concerto ma in 40 date ci siam ricordati solo 2 volte di dirla.

Qual’è la litigata più furiosa che avete fatto in amore? com’è andata? cosa è successo?

Valgono le litigate col nostro fonico? E’ forse la persona che amiamo di più al mondo.

Il live più disastroso che avete fatto e quello più bello? Dove, Come e Quando?

Il più disastroso è sicuramente stato il primissimo.
Eravamo in apertura ai pinguini tattici nucleari al Covo Club di Bologna, la prima volta su un palco, eravamo verso la metà del 2018.
Vi dico solo che ho fatto tutto il concerto con le mani in tasca.

Tutto. Il più bello è conteso…

Quelli dove ci siam trovati meglio, per un motivo o per un altro son stati il Biografilm di Bologna e il Magnolia di Milano. Entrambi quest’estate.

Bologna è la nostra città e il Biografilm è un festival dove da sempre siamo abituati ad andare come spettatori… essere su quel palco, con il posto completamente pieno… è stato da brividi.

Il Magnolia è stato invece circa l’unico concerto quest’estate che prevedeva l’ingresso con biglietto… oltre ad essere una città molto calda come live Milano, quando hai davanti a te un pubblico disposto a pagare per vederti ti senti quasi onorato e spingi ancora di più per farli divertire… e di conseguenza ti diverti di più anche tu.

Il disco che avreste voluto scrivere voi?

Un qualsiasi disco dei Mumford & Sons.
(posso parlare solo per me chiaramente)
Luca risponderebbe uno qualsiasi di Vasco e Lorenzo lo vedo molto su Aurora de i Cani.

Quali sono le cose di cui non fareste mai a meno nella vita?

Gli amici, una giornata di relax ogni tanto davanti a Netflix e una birra fredda scesi dal palco.

Qual’è il brano dell’EP a cui siete più legati?

Probabilmente “stupido clark kent”.
Anche se altrettanto probabilmente siamo legati a tutti e 3 quasi allo stesso modo.

Consigliateci una serie televisiva che dobbiamo vedere assolutamente…

Peaky Blinders, per forza.
Ha più o meno tutto quello che una serie dovrebbe avere.

Come vi vedete tra 10 anni?

Dirlo porta sfortuna… ma speriamo di star facendo le stesse cose che stiamo facendo ora. Quindi, come ora, con un paio di rughe in più.

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