Luca Larenza: stilista dall’identità minimal e color block.

Luca Larenza un designer autodidatta, non ho studiato moda. Viene dal mondo della Street Art. ph. Antonio Avolio

Luca Larenza un designer autodidatta, non ha studiato moda. Viene dal mondo della Street Art.

Questa passione unita a quella per l’arte contemporanea, e a quella per il guardaroba maschile, lo ha condotto naturalmente allo sviluppo delle collezioni uomo. Lo abbiamo intervistato.

Luca Larenza un designer autodidatta, non ho studiato moda. Viene dal mondo della Street Art. ph. Antonio Avolio
Tutte le foto sono di Antonio Avolio

Raccontami di te. Dove hai studiato?

Sono un designer autodidatta, in quanto non ho studiato moda. Sono un ex Street Artist. Questa passione, unita a quella che nutro da sempre per la moda maschile, mi ha condotto naturalmente allo sviluppo di una mia linea.

Quando hai iniziato a creare le tue collezioni?

Sono partito con delle capsule collection, ma il lancio ufficiale è stato nel 2011, grazie al concorso “Who is on Next Uomo”, dove ho presentato una proposta più completa, focalizzata su una maglieria dal forte appeal gettando in questo modo i capisaldi del Brand. Successivamente sono stato notato dalla Camera della Moda facendo il mio ingresso ufficiale nel calendario di Milano Moda Uomo.

Luca Larenza un designer autodidatta, non ho studiato moda. Viene dal mondo della Street Art. ph. Antonio Avolio

Come ti sei avvicinato alla moda dalla Street Art? Qual’è stato il tuo percorso?

Per gioco e per passione. Inizialmente alla moda mi sono avvicinato da un’altra prospettiva. Ho vissuto in Spagna per quattro anni. Lì ho svolto un master in Fashion Management, iniziando successivamente a lavorare come buyer. Nel 2009 sono rientrato a Milano dove ho riunito un team di amici, tra cui uno stylist, Davide Valentino, che è stato il mio braccio destro per anni, e un fotografo, Yuma Migliaccio. Ho sviluppato delle mini collezioni, pubblicizzandole con degli editoriali molto forti e fuori dagli schemi. Elì sono stato notato dal team che si occupava dello scouting di “Who is on Next” iniziando così ufficialmente il mio percorso di designer.

Come hai approcciato ad un mondo che non conoscevi, non avendo studiato moda?

Ho imparato tutto sul campo seguendo il lavoro degli artigiani, trascorrendo del tempo tra laboratori, fiere di tessuti e negozi vintage.

Parlami della fall-winter 2017/2018

Questa collezione è frutto della mia passione per larte. Linverno scorso ho presentato il mio progetto per la prima volta a New York dove ho colto loccasione per visitare il Whitney Museum e sono stato molto impressionato dal lavoro di Frank Stella. Le sensazioni del viaggio, unite al senso di praticità che è sempre presente nelle mie collezioni, mi hanno portato a sviluppare delle proposte in maglia con fantasie a intarsio e color block dai colori accesi.

Luca Larenza un designer autodidatta, non ho studiato moda. Viene dal mondo della Street Art. ph. Antonio Avolio

In cosa si concretizza Identità del tuo brand? Qual è il tuo cliente tipo?

Come ho detto, amo molto la maglieria, una maglia elegante con un tocco eccentrico ti “veste”. Ci sono delle fantasie e delle tonalità che prediligo. Amo le geometrie e le lavorazioni a intarsio. Tutte caratteristiche che stagione dopo stagione hanno contribuito a rendere il Brand riconoscibile.

Come scegli le fantasie da proporre per le stagioni?

In base alle diverse ispirazioni. Ci sono tuttavia dei motivi che sento miei e che amo ripetere, magari declinandoli in tonalità diverse a seconda della stagione.

Come studi gli accostamenti di colori?

In modo molto naturale. La passione per la Street Art mi ha portato a sviluppare una particolare sensibilità nell’utilizzo del colore.

Come scegli i tessuti e i filati?

Vario molto. La qualità e il servizio dei miei fornitori sono alla base di tutto.

I più utilizzati?

Lana, Alpaca e Cashmere per linverno; Cotone e Lino per lestate.

Luca Larenza un designer autodidatta, non ho studiato moda. Viene dal mondo della Street Art. ph. Antonio Avolio

Quali hai utilizzato per la fall winter 2017/2018?

Lana Merino extra fine per la maglieria; Alpaca per i cappotti destrutturati e Shearling per bomber e giubbottini.

Qual è stato il concept della tua ultima presentazione?

Sette ragazzi dallimmagine molto fresca riuniti nel salotto bar del Principe di Savoia, che conversavano tra loro e si muovevano in modo informale adattandosi perfettamente allo spirito del luogo ricevendo gli ospiti.

Come hai scelto la location?

Il Principe Bar è una delle location più chic di Milano. Il luogo perfetto per presentare il mio “Gentleman Contemporaneo”.

Luca Larenza un designer autodidatta, non ho studiato moda. Viene dal mondo della Street Art. ph. Antonio Avolio

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