Tra lenzuola e motori. I video della settimana

Ti telefono o no?

L’ultimo videoclip degli XX è un omaggio a Marfa (Texas), dove il gruppo ha registrato parte di I See You in uscita a gennaio, ma anche all’amore in tutte le sue forme, anche quello al capolinea. Sono istantanee tra fast food, football, cheerleader, intramontabili scene del gruppo con carrello in un parcheggio del supermercato e telefoni: ti telefono o no? Ti telefono o no?

Amplessi stupefacenti

Alcune scene dell’ultimo lavoro diretto da Helmi, ricordano molto uno splendido videoclip costruito tutto su macro sensazionali, Flames dei Kar X Johan diretto da Gustav Johansson; in Move Together però, l’amore non è un primo appuntamento giocato tutto su delle macro, ma un frattale, psichedelico e stupefacente primo contatto d’amore tra due adolescenti.

Per un weekend a letto

Laura Marling annuncia un nuovo disco, Semper Femina, per marzo 2017 e l’antipasto è Soothing. Da lei stessa diretto, il videoclip è una nuova esplorazione dell’universo femminile: un tripudio di lenzuola e latex accompagnate dalle distese musicali della cantautrice inglese, con tanto di spettatori, come noi, a guardare. Anche l’ultimo videoclip dei White Lies si gioca tutto sotto le coperte, in risvegli di ogni tipo d’amore e di solitudine, Hold Back You Love:

Vroom Vroom

Let Me Love You, hit di DJ Snake e Justin Bieber, nel videoclip di James Lees diventa un futuro capitolo di GTA versione VR, ma se non avete voglia di videogiochi e dovreste invece lavare la vostra macchina, potrebbe invogliarvi l’ultimo videoclip dei Justice, in Fire il regista Pascal Teixera ci mostra il duo parigino nel ripristino di una Toyota Celica in attesa di una splendida Susan Sarandon per un viaggio on the road irresistibilmente 80s. Vi vedo già con il sapone in mano!

Viva Mama Africa!

La francese Jain porta un po’ della sua Africa, dove ha vissuto per diversi anni, nel videoclip di Makeba, canzone dedicata ad una delle sue icone, Miriam Makeba. Alla regia ritornano Greg e Lio (già visti dietro la macchina da presa tra Escher e Magritte in Come), in un meltin’ pop dai mille colori, tra artisti di strada, pantsula, fanfare e musicisti, di poptimism contagioso.

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