Speciale #XF12: Aaron Sillis, il coreographer

Aaron Sillis nasce a Londra nel 1983, dove crescendo esordisce prima come ballerino solista e poi diventa coreografo e creative director.

Nonostante la sua giovane età vanta già collaborazioni con artisti internazionali, da Paul  Mccartney a Kyle Minogue, contaminando anche il mondo della moda con eventi e performace per HermèsCalvin Klein Issey Miyake. Prima di arrivare a X Fcator, nel 2015 e nel 2016 viene inserito tra i talenti creativi più influenti e rappresentativi di Londra. In questa intervista si racconta e ci racconto del loro lavoro svolto per il talent.

Ciao Aaron, come stai? Puoi presentarti ai nostri lettori?

Sono un regista, un coreografo e un direttore del movimento, che lavora su diversi progetti nell’ambito della moda, della musica, dell’arte e della televisione.

Quando hai iniziato a lavorare come coreografo e chi ti ha ispirato ad abbracciare questa professione?
Lavoro professionalmente come ballerino da quando avevo 18 anni, da allora ho collaborato con artisti come Celine Dion, Mariah Carey, Rihanna, Coldplay, Jay-Z e Katy Perry.

Ho iniziato a lavorare con Kylie Minogue nel 2002 sotto la direzione dei suoi coreografi all’epoca, Michael Rooney e i Talauega Brothers. Poco dopo sono diventato l’assistente di Michael Rooney, lavorando a progetti con lui in tutto il mondo per Kylie e altri artisti o brand.

Michael mi ha insegnato e mi ha ispirato a sviluppare le mie capacità coreografiche, che non avevo mai pensato di perseguire prima di lavorare al suo fianco. Michael ha vinto cinque MTV Music Video Award, la ricchezza della sua conoscenza e l’esperienza si sono rivelate preziosissime per me, gli sarò per sempre grato per essere stato così generoso con la sua saggezza.

Hai lavorato con artisti internazionali come FKA Twigs e Years and Years, adoro entrambi, e penso che li hai spinti ad un altro livello. Cosa che stai cercando di fare anche con i concorrenti di X Factor?

Oggi la danza è sempre più presente nella musica, grazie ad artisti come FKA Twigs o Christine and the Queens, che abbracciano completamente la routine del ballo nelle loro canzoni.

Qual è il tuo punto di vista?

La danza è un linguaggio universale a cui tutti possono connettersi, specialmente quando è eseguita bene. Artisti come FKA Twigs & Christine & The Queens stanno aiutando a spingere la danza all’interno di ambienti “pop” per avere più integrità artistica senza la datata necessità di avere dei ballerini che fanno da contorno all’artista, con risultati di grande successo.

Sono grato di essere parte di questo movimento e sono davvero interessato a collaborare con altri artisti che condividono una prospettiva simile. Diciamo addio ai giorni in cui il movimento intorpidito veniva eseguito roboticamente dietro un artista totalmente scollegato alla messa in scena!

Ora è il momento di spingerci oltre il processo artistico, il mondo intero sta guardando artisti
di questo livello, quindi dovremmo usare saggiamente ogni piattaforma per diffondere speranza e messaggi artistici che mirano ad aiutare le persone nella loro vita quotidiana.

Cosa ti aspetta dopo X Factor?

Ho bisogno di una vacanza! Userò il tempo per riflettere sull’anno fantastico che ho vissuto ed esaminare quelle aree che vorrei esplorare di più l’anno prossimo. Uno degli obiettivi principali per me sarà lo sviluppo della prossima generazione di creativi, tramite la mia agenzia (Sillis Movement), che seguirà il flusso come una squadra!

Lavorare con FKA Twigs prima dell’uscita della sua musica mi ha dato gli strumenti per conoscere meglio la nostra sensibilità artistica condivisa, che a sua volta si è sviluppata in noi trovando una sinergia lavorativa unica e istintiva per entrambi.

Questo processo mi ha permesso di sviluppare il mio stile di collaborazione in modo naturale, poiché FKA Twigs ed io avevamo una solida amicizia prima che iniziassero i rapporti di lavoro, che non avevo mai condiviso con un altro artista prima di lei.

FKA Twigs mi ha sempre sostenuto generosamente avendo fiducia nella mia visione, che ritengo sia una parte vitale per una collaborazione di successo.

Faccio del mio meglio per lavorare in modo simile con i concorrenti di X Factor di quest’anno. Mi piace che i concorrenti lavorino istintivamente e ritengo sia importante ascoltare le loro opinioni e richieste, piuttosto che dire loro sempre cosa fare.

C’è una coreografia che hai ideato per X Factor di cui sei particolarmente orgoglioso?

Lavorare con la coreografa e ballerina senegalese Germaine Acogny per il quarto live mi ha permesso di ideare un concept creativo che ha occupato tutto lo
spazio del teatro, con i ballerini che seguivano il movimento di Germaine che i concorrenti stessi anno raggiunto, una volta finite le loro linee vocali. Non avevamo ancora esplorato lo spazio completo e l’idea di cambiare la vicinanza tra il pubblico, i concorrenti e i ballerini mi ha entusiasmato. Germaine ha adorato l’idea e sviluppato un vocabolario di movimenti che si potevano ripetere durante il processo. È stato molto potente, qualcosa che conserverò per sempre nel mio cuore

come un momento saliente della mia carriera.

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